Tre video, tre storie diverse, ma che finiscono tutte nella stessa maniera: "questo è un progetto senza budget, ma sei giovane devi imparare e poi fa curriculum!".
Nel video è la risposta che ricevono un giardiniere, un idraulico e un antennista ma è la stessa frase che ogni giorno si sentono dire tanti giovani alle prime esperienze lavorative.
Il progetto, che si chiama #coglioneno e che sta spopolando su tutto il web, è stato ideato da Zero, un gruppo di videomaker che ha lanciato una campagna di sensibilizzazione per il rispetto dei lavori creativi.
"Vogliamo ricordare a tutti che siamo giovani, siamo freelance, siamo creativi ma siamo lavoratori, mica coglioni", si legge sulla pagina del loro sito web.
“#coglioneNo è la reazione di una generazione di creativi a quelle risposte da stronzi. È la reazione alla svalutazione di queste professionalità anche per colpa di chi accetta di fornire servizi creativi in cambio di visibilità o per inseguire uno status symbol. È la reazione a offerte di lavoro gratis perché ci dobbiamo fare il portfolio, perché tanto siamo giovani, perché tanto non è un lavoro, è un divertimento”
Hai visto mai che questi video aprano la mente a qualche politico nostrano e che ci si renda conto finalmente, della fine che stanno facendo tanti giovani Italiani?
No perché qui ci si meraviglia ancora che chi può fugge all'estero ma intanto per chi rimane le prese per il culo sono all'ordine del giorno:
da "Mandiamo i bamboccioni fuori di casa" (ex ministro dell'Economia Padoa Schioppa, 2009) a "Il posto fisso per tutta la vita è monotono" (Mario Monti), concludendo con "Italiani fermi al posto fisso vicino a mamma e papà" (ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri).
Questa è la gente che ci rappresenta? Secondo me questi politici non hanno nessun contatto con la realtà, loro vivono ad Elysium....
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